IL VINO: frutto o generatore di follia?
  Agli inizi del Cinquecento (1509), Erasmo da Rotterdam, per ingannare la noia durante un viaggio di ritorno dall'Italia, compose L'elogio della follia. Parlando in prima persona, la Follia si autoelegge "fonte del primo e principale piacere della vita"; d'altra parte, si chiede, "varrebbe la pena di chiamare vita la vita se non ci fosse il Piacere?"; e non a caso - ribadisce - il grande Sofocle avrebbe scritto: "La vita è più bella quando non si ragiona."

La terra parla, e lo fa per bocca dell’uomo. Spesso parla in modo oscuro, frammentario, difficile da comprendere. Talvolta trova le parole giuste, percorrendo una via diretta che dal suolo si eleva, si fa strada dapprima nel cuore per giungere poi alla mente e articolarsi in prosa. Ciò avviene quando la natura e i suoli e l’opera dell’uomo dialogano senza conflitto, quando la sapienza pratica della popolazione lavora con la terra, conoscendola e rispettandola, e questo lascia segni visibili anche se nascosti. Quale che sia il contesto: rurale, urbano, naturale (se ha un senso parlare di naturalità in un mondo che ovunque deve fare i conti con la presenza umana), il paesaggio è sempre la manifestazione sensibile degli ecosistemi, capace di generare emozioni nell’animo sensibile e conoscenza nell’intelletto cercatore.

Talvolta la terra parla per Simboli, per Segni e deve essere il Cercatore a doverli trovare, interpretare, rielaborare.

A volte la terra parla attraverso i suoi prodotti, dove l'interazione positiva tra Uomo e Ambiente produce risultati sublimi, che ne esaltano l'Essenza dell'Uomo e dell'Ambiente producendo un unico ELEMENTO a testimonianza che qualcosa che va oltre la Vita può e deve esserci. Vogliamo chiamarlo Dio, Essere Supremo o Energia Incomprensibile o Eternità autorigenerante, ma ciò che ha creato o ciò che si crea proviene e va oltre la Vita stessa, trasformandosi in Forza, Bellezza, Saggezza.

Il Vino diventa elemento di Armonia dell'Universo con se stesso e con i suoi appartenenti: il seme che ha generato la pianta di vite, il vento, il sole, la temperatura, l'umidità e la pioggia, le malattie fungine, la potatura, il terreno, la distanza e l'altezza rispetto al mare, il vitigno, gli elementi nutritivi necessari per aumentare ed esaltare le caratteristiche dell'uva, l'epoca di raccolta influenzano tutto il processo PRIMA della trasformazione. Poi c'è il trasporto in cantina, la pigiatura, la fermentazione, la chiarificazione, l'evoluzione ed il tempo, le malattie del vino, la maturazione, le rotture, la bottiglia ed il tappo, l'invecchiamento...Quanti elementi ci sono dietro un buon bicchiere di Vino?

Riprendiamo Erasmo da Rotterdam, poc'anzi citato e cerchiamo di capire se bere vino può generare Follia, o è la Follia che genera il bere? La follia è seguire i propri sogni, le proprie emozioni senza limiti da parte della ragione o è amare profondamente la conoscenza a tal punto che sembra seguire percorsi irrazionali? E' follia produrre vino? e' follia berlo? e' follia quando si esagera?

 Emozione e conoscenza possono andare insieme: produrre vino può essere bello, affascinante, folle quanto scegliere una buona bottiglia, quanto bere un buon bicchiere di vino, quanto discuterne. E' amore per la Vita. e qui il cerchio si chiude, per garantire l'Infinito e l'Eterno che è in ciascuno di Noi.