TRACHELIUM

(TRACHELIUM CAERULEUM)


 

 

Il Trachelium appartiene alla famiglia delle umbellifereae, avendo un fiore centrale molto largo ed altri più piccoli, meno sviluppati sulle parti laterali del fusto. Il Trachelium è presente con diversi colori, tra cui il blu scuro, blu, rosso, rosa, bianco. Il miglioramento genetico sta procedendo verso lo sviluppo di nuovi colori ed un maggiore adattamento ai cambiamenti del fotoperiodo.

 

Per la piantata, il suolo deve essere disinfettato con le normali procedure (metam-sodio, bromuro di metile, vapore,ecc.). Se si procede con il vapore, non bisogna superare le due ore a 50°C, ad una profondità di 35 cm.  Le alte temperature che possono essere raggiunte con la sterilizzazione a vapore, possono favorire la solubilizzazione del manganese, elemento tossico per il trachelium (esso si manifesta con necrosi sulle foglie circa una settimana prima della raccolta). Ovviamente, più si riduce il tempo di sterilizzazione a vapore, maggiori sono i trattamenti preventivi che bisogna effettuare per pulire e conservare il terreno dalla presenza di funghi tipo Pythium, Phytophthora, Rhizoctonia o Fusarium.  

La densità di trapianto deve essere di 80 piante per mq netto. La temperatura non deve scendere al di sotto dei 13°C, soprattutto nelle prime settimane dopo il trapianto, per non provocare stress. La serra deve essere ombreggiata nei periodi molto assolati (estate), mentre le temperature devono essere  comprese tra i 13°C notturni ed i 15°C diurni. All'aumentare della intensità luminosa e della lunghezza del giorno, le temperature devono essere controllate maggiormente, garantendo i 15°C notturni ed i 18°C diurni. Le alte temperature e gli eccessivi sbalzi termici provocano un prolungamento della crescita vegetativa  ed una scarsa uniformità dell'altezza al momento della fioritura. Temperature più alte in serra devono essere seguite da una minore quantità di concime da da somministrare in fertirrigazione. Temperature superiori ai 25°C sono comunque sconsigliate.

            Per ciò che concerne la regimazione idrica, è bene effettuare innanzitutto una irrigazione in pre-trapianto, per consentire un giusto equilibrio idrico nel terreno nelle prime fasi di attecchimento dopo il trapianto. Nelle prime fasi è bene irrigare con sistemi idraulici soprachioma (a pioggia), fino a che l'altezza delle piantine non superino i 18 cm, per poi passare all'irrigazione sottochioma (con gocciolatoi) Il bocciolo fiorale appare ad un'altezza di circa 40 cm, circa la metà dell'altezza finale. Il terreno deve essere di medio impasto, tale da evitare sbalzi idrici notevoli, perché molto dannosi alla crescita della pianta con irrigazioni brevi e frequenti. Tali irrigazioni dovranno diminuire di frequenza nel momento in cui il fiore è comparso per prevenire malformazioni al primo fiore.

               Durante le prime tre settimane dal trapianto, è importante non fornire alcun fertilizzante. Superato tale periodo, bisogna somministrare concime fino a raggiungere una EC della soluzione pari a 1mS/cm. Alternare nitrato di potassio con nitrato di calcio è generalmente buona pratica. Circa sei settimane dopo il trapianto, la EC può arrivare anche a 2 -2,5 mS/cm. Nella fase finale della coltivazione, è importante limitare la somministrazione dell'azoto. Quindi i rapporti nutritivi devono essere orientativamente, nella prima fase di 1:0,4:1+ Mic., passando nella seconda fase ad un rapporto di 1:0,7:1,5+Mic.

            Per ciò che concerne l'esigenza luminosa, il Trachelium risponde ad una luce supplementare tale da raggiungere le 16 ore d'illuminazione al giorno. Le luci supplementari possono essere fisse o cicliche (7,5 min ogni 30 min di buio per l'intera durata del buio). E' opportuno iniziare l'illuminazione notturna tre settimane dopo il trapianto. La luce supplementare può continuare per tutto il periodo della raccolta, incrementando fino a 18 ore durante le tre settimane finali della crescita della coltivazione. L'elevata intensità luminosa però deve essere evitata nella coltivazione del Trachelium con l'applicazione di rete ombreggiante o di schermi. Lo shock da trapianto, accoppiato con l'anta intensità luminosa, stimola all'induzione fiorale. L'ombreggiamento provocato durante il verificarsi di queste condizioni ambientali, può indurre le giovani piante a rimanere vegetative, con il risultato di ottenere un'adeguata altezza dello stelo. Lo schermo ombreggiante può essere chiuso durante il tardo pomeriggio per permettere alla luce di penetrare fino al crepuscolo in serra, riaprirlo in caso di basse temperature notturne e per mantenere costante l'umidità, richiuderlo poi, al mattino presto per consentire alla luce di penetrare in serra sin dalle prime ore dell'alba, per poi riaprirlo intorno le 9:00 del mattino per smorzare l'intensità luminosa. L'uso dello schermo, utilizzato oltre le quattro settimane (in Olanda), permette la scalarizzazione della fioritura ma, allo stesso tempo, un abbassamento della resa. Lo stesso risultato può essere raggiunto con l'uso di calce sulla superficie esterna della serra.

            Il tempo necessario per la coltivazione, dal trapianto alla raccolta, sembra essere di 11 settimane con un trapianto effettuato in gennaio/febbraio, 10 settimane se trapiantato nel periodo compreso tra marzo ed agosto, 12 - 14 settimane se trapiantate tra settembre e dicembre.

            La raccolta deve avvenire quando il colore è ben definito sul 75% delle infiorescenze. Appena raccolti, gli steli devono essere subito messi in acqua fresca. Prima della spedizione, le confezioni devono essere refrigerate per una migliore durata degli steli nel tempo. La pratica commerciale è indirizzata a confezioni da 10 steli. I fiori devono essere spediti ad una temperatura di 1°C, ma la qualità del fiore rimane migliore se la spedizione avviene in acqua (Acquapack). Il Trachelium può essere spedito anche orizzontalmente in quanto non distorce durante il viaggio. 

            Il Trachelium è relativamente libero da attacchi da parte di insetti e crittogame. Occasionalmente, Tripidi e Afidi possono attaccare questa coltivazione. I primi possono ovviamente veicolare malattie virali, come, ad esempio, l'INSV attraverso il loro meccanismo nutrizionale.  Talvolta può manifestarsi un attacco di Aleurodidi (mosca bianca), di eriofidi ed acari. Il Trachelium sembra essere sensibile alla Botrytis, fungo facilmente debellabile con una buona circolazione di aria in serra e con trattamenti specifici, ma anche attacchi di Rhizoctonia, Monilia, Sclerotinia, Alternaria, Phoma.