Lisianthus
(Eustoma grandiflorum - E. russellianus)

 

Pianta di origine americana (sud degli Stati Uniti e nord del Messico), è una delle 10 essenze che maggiormente attirano l’attenzione degli operatori florovivaistici olandesi. Può essere coltivato per fiore reciso o anche come pianta fiorita in vaso. Il fiore reciso aumenta sempre più la sua importanza nei mercati mondiali per effetto dei suoi bassi costi di produzione e della sua resistenza in vaso. Nata come coltivazione annuale, sono stati compiuti tentativi per impostarla come coltivazione biennale. Attualmente, l’orientamento delle coltivazioni è diretta verso diversi cicli all’anno. 

 

Esigenze nutritive:

 Il Lisianthus cresce meglio con valori di pH del terreno compresi tra 6,3 e 7,0; preferisce terreni sciolti, ricchi di sostanza organica, con buon drenaggio (soffre in presenza di ristagni idrici). La EC della soluzione nutritiva non dovrebbe superare i valori di 1,5 – 1,6 mS/cm  Prove sono state condotte per identificare la forma di azoto da somministrare: il rapporto ottimale tra NO3- e NH4+ a valori di pH bassi, è di 1:0 (è indispensabile fornire azoto solo in forma nitrica), mentre a valori di pH elevati il rapporto ottimale è di 3:1 (ottimi risultati sono stati dati con miscela del 75% di NO3- e 25% di NH4+). Il rapporto ottimale tra N: K è di 1:1,42; un ugual rapporto tra azoto e fosforo (quest’ultimo somministrato soprattutto nel periodo compreso tra il trapianto e la formazione del bocciolo) consente un accrescimento qualitativamente migliore (caule rigido con portamento eretto, foglie ampie, sviluppo fisiologico facilitato per una maggiore presenza di ATP). Il lisianthus, inoltre, ha un’esigenza in calcio pari a quella del potassio, mentre l’apporto di magnesio deve essere circa 0,6 Ca. 

Per la concimazione di fondo, quindi, si consiglia: letame bovino maturo 15-20 kg/m2, perfosfato minerale 100 g/m2 , nitrato di calcio 150 g/m2 , solfato di magnesio 50 g/m2 , solfato di potassio 100 g/m2 (le quantità sono orientative e variano in funzione dei risultati dell’analisi del terreno). Al trapianto è bene intervenire con una fertirrigazione con attivatori dello sviluppo radicale (a base di citochinine) da ripetere mensilmente, per aumentare costantemente la capacità di assorbimento della rizosfera.

Carenze di calcio e di Fosforo possono provocare bruciature apicali delle giovani foglie, aborti dei fiori e steli di pessima qualità. In caso di manifestazione di sintomi, intervenire con concimazioni fogliari.  Carenza in azoto crea depressioni di crescita, mostrando foglie meno numerose e più piccole; la tipica colorazione gialla delle foglie si mostra però solo in fase successiva, dopo circa 4 settimane dal trapianto. Gli internodi si presentano ravvicinati e la pianta presenta un habitus conico verso l’alto. Carenze di K manifestano necrosi brune dapprima agli apici, poi sul margine delle foglie più vecchie, infine clorosi  internervali (talvolta anche necrosi sullo stelo). Carenze di Cu causa forme pendule, cioè apici di getti ricurvi verso il basso, con gemme fiorali che rimangono piccole e diventano necrotiche, assumendo una colorazione bruno chiaro

Macchina selezionatrice di piantine in vivaio per rendere omogenea la dimensione nel cassettino particolare del momento della selezione: un lettore ottico rileva la dimensione e/o il vuoto e automaticamente avviene la sostituzione

Esigenze Climatiche

 

La sensibilità del Lisianthus alle alte temperature è elevata durante il periodo di germinazione e di formazione della plantula: in tal caso si può sviluppare una rosetta di foglie che non permette o ne ritarda fortemente lo sviluppo dello stelo fiorale lo sviluppo. Temperature del giorno intorno ai 30-35°C e notturne intorno a valori di 20-25°C provocano la formazione sistematica della rosetta. Tale tendenza diminuisce dalla formazione delle prime due foglie vere fino ad annullarsi alla formazione quarto paia di foglie: durante tale periodo di accrescimento, è necessario garantire una temperatura compresa tra i 15° di notte ed i 25° di giorno. Dalla comparsa del quarto paia di foglie in poi, la sensibilità alle alte temperature diminuisce, influenzando però la lunghezza del ciclo e lo sviluppo della pianta: in condizioni di elevate temperature, la lunghezza del ciclo diminuisce e l’altezza dello stelo è inferiore rispetto ad una crescita in condizioni di temperature più basse. Può essere coltivato sia in serra sia in pien’aria, anche se è sempre più in disuso questa seconda opzione in quanto molto più soggetta agli agenti climatici. Per effettuare la coltivazione sotto serra nel periodo invernale, si può utilizzare il riscaldamento, oltre che aereo, anche basale: in questo caso l’acqua nei tubi non deve superare i 40°C per non bruciare le radici delle piante. In caso di trapianto in tarda primavera, è necessario disporre di un ombreggiamento per diminuire l’illuminazione e favorire così uno sviluppo corretto degli steli durante il periodo estivo.  

 

 

 

 

CICLO DI COLTIVAZIONE:

Il ciclo di produzione per il fiore reciso oscilla le dieci e le 15 settimane, in funzione del periodo di trapianto e della varietà.

A titolo esemplificativo, si può far riferimento al seguente schema:

 

epoca di trapianto

Epoca di raccolta

Varietà da utilizzare

Dicembre

Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile

Da aprile a luglio, in periodi progressivamente ridotti da 110 giorni a 70 giorni dal trapianto.

Tutte le varietà appartenenti alla serie degli Echo, dei Magic, dei Super Magic, degli Adom; da febbraio il Gotemba Red, la serie Cessna, la serie Mariachi, la serie Arena, la serie Piccolo, Rosita, Excalibur; da inizio Marzo si può piantare l’Ace White, serie Croma, serie Papillon, Polka, Serie Minuet.

Maggio -  prima metà di luglio

 60-70 giorni dal trapianto.

Kyoto Purple, Kyoto Yellow, Osaka Blu Picotee; Osaka Rose; Ace Double White; Gotemba red; la serie Cessna, la serie Mariachi, la serie Arena, la serie Piccolo, Rosita, Excalibur, serie Adom

Dalla seconda metà di luglio ad inizio agosto

70 – 100 giorni dal trapianto (dipende dall’andamento climatico della fase di levata ed induzione fiorale – i primi 40 gg).

Dall’inizio di agosto a fine agosto

Nel periodo compreso tra il 15 ottobre ed il 30 dicembre

la serie Echo, la serie Arena; Fuji deep Blue; Fuji yellow; Fuji green; King pink; Fuji blue picotee.

Intorno al 15/9

Dicembre – gennaio (con illuminazione e temperature Palermo-Lecce)

King Violet; King Pink; tutte le varietà appartenente alla famiglia dei Fuji; Echo White; da provare la famiglia degli Echo (trapiantando in questo periodo il secondo raccolto potrà essere di qualità elevata).

Intorno al 15/10

Gennaio - febbraio – marzo (con illuminazione e temperature Palermo-Lecce)

Intorno al 15/11

Marzo – aprile con illuminazione e temperature Italia meridionale

 

E’ consuetudine utilizzare la stessa pianta per più periodi produttivi: alla raccolta del primo stelo, la pianta è stimolata all’emissione di nuovi getti laterali (2-4 in genere) di minore qualità (più corti, con minor numero di fiori per stelo).

L’impianto prevede da 28 a 42 piante a m2, sistemate con porche abbastanza rialzate di 50 cm e 50 cm di passaggio. E’ bene sistemare 2 linee di tutori (reti in plastica 15 cm x 17 cm). Densità d’impianto maggiori si stanno utilizzando, fino ad arrivare a 80-90 piante/m2, anche riducendo le tare dovute  ai passaggi: ovviamente, in questo caso, sono da considerare coltivazioni di piante a ciclo unico (una pianta=una raccolta).

 

Irrigazioni: normalmente, bisogna ispirarsi al principio che più bassa è la temperatura e l’intensità luminosa, minore deve essere il quantitativo di acqua da somministrare, per non incorrere nello sviluppo di patogeni. Durante il primo periodo di coltivazione, che va dal trapianto alla formazione del quarto paia di foglie, le irrigazioni devono essere costanti in maniera da facilitare lo sviluppo radicale ed evitare stress idrici (e conseguenti disidratazioni), magari preferendo sistemi d’irrigazione per aspersione. Dalla formazione del quarto paia di foglie fino alla formazione del bottone fiorale si devono ridurre le frequenze d’irrigazione, per permettere un adeguato sviluppo delle radici secondarie, potendo utilizzare impianti d’irrigazione a goccia. Dalla formazione del bottone fiorale fino alla raccolta, poi, si deve aumentare la frequenza per permettere una maggiore velocità nella formazione del fiore con scalarità temporale, oppure arrestare l’irrigazione per indurre un forte stress idfrico per permettere una simultaneità della fioritura e, quindi, della raccolta.  

 

Intensità Luminosa: varia in funzione delle varietà: comunque,intensità luminosa max di 65000 lux è considerata alta intensità luminosa, tra 65000 e 32000 media luminosità ed inferiore ai 32000 lux, bassa intensità. La serie Ventura ha un comportamento migliore con bassa luminosità e a giorno breve; le serie Malibù, Echo, Heidi, necessitano di condizioni moderate (intensità luminosa media e giorno medio lungo per fiorire); le serie Laguna, Mariachi e Flamenco hanno la migliore performance in condizioni di forte luce e giorno lungo. Il Lisianthus non è sensibile al fotoperiodo, ma sembra che la quantità di energia luminosa possa influire sull’anticipo della fioritura. Risultati sufficienti (anticipo medio di circa 15 giorni) sono stati ottenuti con una lunghezza del giorno di 16 ore, attraverso il sistema del prolungamento della giornata o con l’interruzione della notte, con l’uso di lampade a 150 watt utilizzate senza soluzione di continuità durante tale periodo. Migliori risultati sono stati raggiunti con l’utilizzo di lampade HID con interruzione notturna (anticipo medio di circa 40 giorni).

 

Raccolta: Il lisianthus deve essere raccolto quando uno o due fiori sono aperti. Ciascuna pianta produce 3-4 fiori per ciascun ciclo produttivo, di cui il primo normalmente è di qualità extra, mentre gli altri sono di prima o seconda. Per una migliore conservazione in vaso, è bene miscelare saccarosio e ipoclorito di sodio nell’acqua dove immergere gli steli subito dopo la raccolta, prestando attenzione a ridurre al minimo il tempo che intercorre tra il taglio e l’immersione. E’ stato verificato che il lisianthus resiste maggiormente in soluzioni acquose contenenti 200 ppm di Al2(SO4)3, di 50 ppm di Ipoclorito di Sodio e di saccarosio in misura percentuale del 3%. Questa miscela consente di aumentare la durata in vaso, prolunga il processo di apertura dei fiori, aumenta l’intensità del colore degli stessi ed i pedicelli dei fiori diventano molto più rigidi.

   

   

legatrice e tagliatrice di steli automatica

 

Le varietà. Le varietà sono divise in due grandi gruppi: a fiore singolo e a fiore doppio. La selezione genetica sta puntando sull’individuazione di varietà che consentino una coltivazione programmata nell’arco dell’anno; semi con maggiore energia germinativa; maggiore qualità dello stelo; minor tempo necessario tra il trapianto e la raccolta; maggiore uniformità di fioritura; resistenza alla rosetta ed alle altre malattie maggiormente commercializzate: VENTURA - ideale per una produzione a giorno corto e a bassa intensità luminosa, alta energia germinativa, uniformità, steli robusti, resistenza alla rosetta. HEIDI - (chiamato anche Fuji) cresce bene in condizioni di moderata intensità luminosa e media lunghezza del giorno, può produrre uno stelo più corto se in condizioni di alta intensità luminosa e giorno lungo. MALIBU - migliore per una produzione in condizioni di moderata intensità luminosa e media lunghezza del giorno; più precoce dell’heidi con steli simili e maggiore uniformità. FLAMENCO - (chiamato anche kyoto) ottimo per una produzione a giorno lungo ed alta intensità luminosa, più lento dell’Heidi se piantato nello stesso tempo ma con steli più durevoli e robusti; da trapiantare tra settimana 13 e settimana 27. LAGUNA - migliore se in condizioni di alta intensità luminosa e giorno lungo, stelo eccellente. ECHO - è il lisianthus più conosciuto del gruppo dei doppi, produce meglio in primavera, può realizzare uno stelo più corto in estate; produce steli di qualità eccellente in tempi medio-lunghi ed in condizioni di bassa luminosità. MARIACHI - serie di lisianthus a fiore doppio, con una magnifica corolla ben orlata, con i tempi di crescita simili al Flamenco, ottimale per una produzione estiva.

CESSNA: varietà a fiore doppio, con epoca di fioritura intermedia tra ECHO E MARIACHI. Di grande successo con tutta la gamma dei colori, elevato numero di fiori sullo stelo ed omogeneamente alla stessa altezza senza uso di brachizzanti. EXCALIBUR: varietà di colore bianco a fiore doppio, resistente in vaso, con fiore simile all’echo ma con un maggior numero di petali. KANSAI - nuovissima varietà di fiore doppio, presenta caratteristiche simili all’Echo. CANDY - simile al Malibu, da coltivare in periodi di media intensità luminosa e media durata del giorno. POLESTAR: varietà a fiore semplice, per una fioritura molto precoce, da trapiantare da settimana 46 a settimana 8. Molto sensibile alla Botritys. KING: a fiore semplice, è una varietà a crescita estremamente veloce; da utilizzare per trapianti in settimane comprese tra la 48 e la 6. NAGOYA: varietà a fiore singolo, è da utlizzare per trapianti estivi. OSAKA: a fiore singolo, più tardivo del Fuji di circa 3-4 settimane, non deve essere trapiantato oltre la metà di giugno (settimana 24). Altre varietà: ACE WHITE: a fiore semidoppio, bianco puro, è da utilizzare per coltivazioni primaverili-estive. ALASKA: a fiore semidoppio, bianco puro, simile al precedente ma più compatto e rigido. SENTINEL PORCELAIN - bianco argenteo con blu lavanda sfumato sui toni; DOUBLE-UP PINK - molto simile all’Echo Pink, ideale per la fioritura per la festa della mamma, da coltivare in zone costiere e temperate; WINTER PINK/WINTER WHITE - il migliore per una produzione in condizioni di bassa intensità luminosa a giorno corto, molto resistente alla rosetta, buono per la produzione da usare in estate; RAINY ORANGE - con fioritura molto ritardata, è un lisianthus bicolore arancio/giallo molto apprezzato. GOTEMBA RED: di un rosso intenso, a fiore singolo, è interessante per una commercializzazione nel periodo natalizio. MELLOW LIME: a fiore singolo, tendenzialmente verso il verde.  Nuove varietà sono in corso di diffusione, soprattutto concernenti quelle a fiore singolo, poco interessanti per il mercato italiano.

PICCOLO: fiori semplici ma con dimensione minore rispetto allo standard. Ha uno spray molto bello e può essere compatto. Si differenzia in Piccolo 1 (per trapianto invernale) e PICCOLO 2 (per trapianto primaverile estivo).

ROSITA: di partenza, la dimensione del fiore è come il PICCOLO, ma ha la corolla doppia. Di grande successo negli ultimi anni, ha una elevata robustezza, grande resistenza in vaso, grande resistenza alle malattie.

ADOM: fiore semplice, è ottima per la coltivazione primaverile, è di grande charme.

ARENA: è paragonabile alla serie Echo, con maggiore precocità e fiori doppi più stabili rispetto ad Echo;

CROMA: è la varietà che esprima la più forte concorrenza con Rosita. Maggiore resistenza in vaso e durante la coltivazione; infiorescenza più compatta che Rosita-

PAPILLON: la gamma di colori non è ancora ampia, ma supporta bene e si comporta come il Croma;

POLKA: può essere coltivato con il Croma, di un colore lilla molto attraente.

MINUET: come il Papillon, completa la gamma insieme al Croma ed al Polka.

 

Difesa:

Il lisianthus può essere oggetto di attacchi da parte di afidi, larve di lepidotteri, tripidi, aleurodidi; ragnetto rosso; minatrici: molti trattamenti insetticidi possono essere studiati per contenere il numero degli interventi e proteggere la coltivazione contro un elevato numero di attacchi.

Tra le malattie del Lisianthus sono da segnalare: Avvizzimento dello stelo (Sclerolophoma eustomonis) che si manifesta con la marcescenza dei tessuti corticali, si può abbinare all’Alternaria; Botrite (Botrytis), si sviluppa con alta umidità producendo la tipica muffa grigia; per combattere la Rhizoctonia, è bene procedere con un’adeguata disinfezione del terreno ed un trattamento al trapianto; contro il Fusarium effettuare un trattamento ogni 15-20 gg con prodotti sistemici specifici e mantenere una costante umidità del terreno; può essere attaccato anche dalla Peronospora. Il Lisianthus può essere oggetto di attacchi di virus di tipo TSWV/INSV, BYMV, TMV, TYLCV contro i quali una buona lotta preventiva agli insetti veicolo d’infezione e un’attenzione all’igiene della coltivazione possono essere abbastanza efficaci.

 

 

 

Bibliografia

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