ASTER

Callistephus chinensis

 

 

 

L’Aster appartiene alla famiglia delle compositae. Tra le circa 800 specie, solo tre-quattro sono usate come piante da fiore reciso: Aster ericoides (settembrini), A dumosus, A. novi-belgii (michaelmas daisy), A.Novae-angliae (new england aster). I colori sono bianchi, rosa, violacei, blu, con le la parte centrale gialla.

 

Il periodo di fioritura naturale dell’Aster risulta essere l’autunno, ma selezioni di nuovi ibridi hanno portato alla commercializzazione di aster programmati.

Il terreno migliore deve essere leggero, profondo, un po’ sostanzioso e fresco. E’ bene concimarlo con abbondante sostanza organica prima del trapianto delle piante. E’ importante che sia comunque ben drenato. L’Aster cresce meglio con valori di pH del terreno compresi tra 6,0 e 7,0; preferisce terreni sciolti, ricchi di sostanza organica, con buon drenaggio (soffre in presenza di ristagni idrici).

La concimazione di fondo deve essere: letame  bovino maturo 15-20 kg/m2 , perfosfato minerale 100 gr/m2 , nitrato di calcio 150 gr/m2 , solfato di magnesio 50 gr/m2 , solfato di potassio 100 gr/m2  (le quantità sono orientative e variano in funzione dei risultati dell’analisi del terreno). Al trapianto sistemando le piante 3300 piantine per 1000 m2,  è bene effettuare un’irrigazione con Phytagro della Bio Intrachem allla dose di 100 gr/hl, da ripetere mensilmente.  Il tempo di produzione (dalla semina alla fioritura) è di circa 6-7 settimane. Durante la coltivazione, le concimazioni devono avvenire rispettando un uguale quantità di azoto e potassio (200 ppm ad ogni irrigazione, pari a circa 50 gr/hl di nitrato di potassio al 46% + 30gr/hl di solfato ammonico al 20%), dove nel primo periodo è bene rispettare un equilibrio N-P-K+MgO del tipo 2 - 0,7 – 2 +  0,3; nel secondo periodo (dall’induzione a fiore) sarebbe bene rispettare un equilibrio del tipo 2 – 1 - 3,5 + 0,5. Una volta al mese è opportuno effettuare una concimazione con Nitrato di Calcio. Tutte le concimazioni devono essere a bassa concentrazione (max 1,2 gr/litro di acqua).

Irrigazioni: più bassa è la temperatura e l’intensità luminosa, minore deve essere il quantitativo di acqua da somministrare, per non incorrere in sviluppo di patogeni.

Trattamento ormonale: è utile utilizzare acido giberellico se si è proceduti con cimatura (non è molto diffusa): dopo la potatura per favorire lo sviluppo dei rami, alla quantità di 75-100 ppm (10 gr/100 lt acqua); dosi maggiori possono arrecare danni. 

Illuminazione: l’aster è una pianta che necessita di una giornata media. Nel caso di giornata corta (al di sotto delle 12 – 13 ore di luce) e di basse temperature, la pianta sviluppa una rosetta. La rosetta determina generalmente un numero di rami potenziali che giungeranno alla fioritura: più la rosetta è sviluppata, maggiore sarà il numero di rami per pianta. Se si aumenta il periodo di esposizione alla luce (più di 12-13 ore), con temperature maggiori, i rami saranno più lunghi. La fioritura sarà indotta in condizioni di luce inferiori alle 12,5 ore al giorno. Si ricorda che l’intensità luminosa e la durata dell’esposizione alla luce incide sulla lunghezza dei rami, della colorazione e della pezzatura  del fiore e delle foglie (che si inscuriscono fino a trasformarsi in sottili brattee): eccessi però comportano sbiadimento e danni al fiore. Si consiglia perciò di utilizzare una rete ombreggiante al 20% nel periodo estivo. 

Temperatura: essa influisce soprattutto nel periodo di sviluppo (dal trapianto all’induzione a fiore): quella ottimale risulta essere compresa tra i 15 ed i 20°C. A temperature più basse corrisponde un maggiore periodo di produzione, anche se migliora l’intensità del colore e la pezzatura del fiore.

La serra quindi deve prevedere: un impianto d’illuminazione con lampadine di 150 – 200 W installate ad intervalli di 3 x 3 m e a 2,2 m di altezza. Il sistema deve essere intermittente, fornendo 5/10 min. di luce con 10/20 min. di buio, con una durata di 6 ore in estate e 10 ore in inverno. Impianto di oscuramento necessario per indurre alla fioritura rami dalla lunghezza di 60 cm: in primavera ed in estate, quando la lunghezza del giorno è superiore alle 13 ore, bisogna oscurare dalle 18:00 alle 7:00 del mattino dopo (ricevendo 11 ore di luce e 13 di oscurità). Impianto di riscaldamento: bisogna garantire una temperatura di almeno 10°C in inverno ed una buona ventilazione in estate. Impianto d’irrigazione: l’aster richiede un’irrigazione frequente, ritenendo utile così sia il sistema a farfalla che a goccia: il primo per i periodi di caldo e di attecchimento, il secondo per la fertirrigazione e per la coltivazione vera e propria. I gocciolatoi possono essere da 2 lt/ora ad intervalli di 0,25 – 0,30 m.

Ciclo di produzione: 3 raccolti all’anno.

La raccolta deve avvenire quando 3-4 fiori sono aperti e, se messi subito in acqua, resistono per 10-12 giorni in vaso.

Insetti dannosi per la coltivazione dell’Aster risultano essere: Afidi Brachycaudus helichrysi – afide verde dei crisantemi sputacchine -Philaenus spumarius; CimiciLygus pabulinus, Lygus pratensis; defogliatori in genere- Phloglophora meticulosa-Brotolomia, Mamestra Brassicae – Nottua del Cavolo, Mamestra oleracea – Nottua degli orti; fillominatrici Mosca dei crisantemi – Phytomyza atricornis, Fitomiza – Phytomyza affinis.

Le malattie crittogame più importanti sono: Maculature fogliari Phyllosticta asteris e Septoria Callistephi; Marciume basale Phytophthora cryptogea; Ruggine Puccinia asteris; Tracheomicosi Fusarium oxysporum f.s. Callistephi, Verticillium albo-atrum; Mal bianco od oidio Erysiphe chicoracearum.